Sostenere la transizione verso un'economia a basse emissioni di carbonio in tutti i settori
Cooperazione per la realizzazione di strategie e piani d'azione per la riduzione delle emissioni di carbonio
L’obiettivo complessivo di SECAP è incentivare lo sviluppo sostenibile del territorio transfrontaliero, promuovendo strategie per basse emissioni di carbonio per tutti i tipi di territorio, in particolare le aree urbane, creando pertinenti misure di adattamento e mitigazione (Asse 2 priorità 4e). Il progetto, infatti, ha portato alla condivisione transfrontaliera di strumenti, metodologie e banche dati e generando ricadute positive sulla pianificazione locale di tutta l’area programma. La transizione verso una società a basse emissioni di carbonio ha trovato attuazione negli interventi infrastrutturali dei PP4 e PP10 e nell’evoluzione dei PAES in PAESC per alcuni Comuni/UTI/Città metropolitane. Si sono promossi i modelli di sviluppo sostenibile del Patto dei Sindaci con miglioramento della qualità di vita e della resilienza ai cambiamenti climatici.
La sfida comune che il progetto si è posto è stato offrire un supporto pratico ai Comuni dell'area partner per l'implementazione di politiche energetiche sostenibili e di adattamento climatico, che si riflettono nella transazione dai SEAP in SECAP. L’obiettivo principale del progetto è migliorare la pianificazione energetica da parte degli operatori locali, puntando sul risparmio energetico, sulle energie rinnovabili, sulla riduzione delle emissioni di CO2 e sulle misure di mitigazione connesse alle variazioni climatiche in essere. Il cambiamento, che si è voluto attuare, deriva dalla scelta di un approccio transnazionale strategico, che ha portato a sviluppare misure di adattamento tempestive, che garantiscano coerenza tra i diversi settori e livelli di governance, al fine di capire gli impatti dei cambiamenti climatici e di attuare politiche per un adeguamento ottimale, attraverso lo sviluppo di strategie regionali e locali, coerenti con quelle nazionali. La presenza di Ministeri sloveni, quali partner associati, e della Regione FVG garantisce la condivisione delle scelte con organismi di governance per assicurare la coerenza della strategia con i piani d’azione e con le politiche di sviluppo nazionali e regionali. I risultati sono stati una strategia transfrontaliera unitaria, per la transazione verso un’economia verde, proponendo nuove opportunità di lavoro; sessioni formative per i Comuni e sensibilizzazione dell’opinione pubblica; transizione di alcuni PAES in PAESC; altre azioni pilota volte a definire metodologie per un PAESC adattato ai bisogni locali, nonché piccoli investimenti infrastrutturali per monitorare le emissioni in atmosfera ed i consumi energetici.
I principali risultati dal progetto SECAP sono stati: 1. - studio sull’impatto del cambiamento climatico sull’Area Programma con reports metodologici e BEI per i Comuni coinvolti. A tal fine si è testato una metodologia comune da fornire alle PA per la definizione, in modo efficace e con costi ridotti, delle BEI e delle MEI (inventario & monitoraggio emissioni). La cooperazione fra PP che hanno competenze scientifiche consolidate, accanto alle esperienze portate da soggetti che “governano” i territori a vari livelli, ha garantito una efficace pianificazione transfrontaliera per la riduzione delle emissioni di carbonio (OS2.1 del CP ITA SLO). Lo scambio di buone prassi fra PP, ma anche la capitalizzazione di esperienze pregresse e di successo sul tema dell’efficientamento energetico (con particolare attenzione al Patto dei Sindaci), ha portato alla redazione di una strategia congiunta per ottimizzare il consumo delle risorse esistenti. 2.- creazione di un inventario delle strategie, misure e progetti già definiti ed utili all’aumento della resilienza urbana, creazione di database online bilingue di statistiche e dati sull'energia/clima/ambiente e di un atlante italo-sloveno della vulnerabilità dei territori con approfondimenti su scala urbana. Sulla base di quanto detto si è proceduto con un approccio coordinato per ottenere la conversione di SEAP in SECAP, con un focus sulla transizione dalla mitigazione all'adattamento. Con le linee guida si promuove l'ingresso di quei Comuni ancora fuori dal processo SEAP/SECAP. Queste linee guida sono transfrontaliere ed uniche per il territorio italiano e sloveno, in quanto condivise tra tutti i PP ed esito del lavoro integrato di WP3.1/3.2/3.3-interventi di sviluppo di piani di azione ed altre attività concrete. SECAP ha sperimentato l’efficacia del lavoro svolto con l’accompagnamento di alcuni Comuni nel percorso di trasformazione di SEAP in SECAP, sia in Italia che in Slovenia. Dopo un percorso formativo, i Comuni sono stati supportati dai PP nella redazione dei SECAP. In Italia è stato trattato come redigere SECAP di area vasta, e ove il SECAP sovracomunale non sia stato redigibile, sono stati i singoli Comuni a venir coinvolti per l’attuazione dell’attività. Inoltre si sono incoraggiati i Comuni verso l’efficientamento energetico creando interventi per un migliore uso delle risorse energetiche, con conseguente riduzione delle emissioni, realizzando un audit energetico ed una pubblicazione sintetica sulle buone prassi esistenti e la loro replicabilità. Gli interventi infrastrutturali di SECAP non mirano ad attuare pienamente le strategie elaborate nelle fasi precedenti, ma hanno un ruolo dimostrativo e forniscono elementi e esperienze tangibili che contribuiranno attivamente a testare gli interventi di risparmio energetico. Tali risultati danno un contributo effettivo all’indicatore 2.1.1 d per l’OS 2.1, perché sia direttamente che indirettamente, si migliora il livello della capacità delle città, interessate dalle azioni di progetto, a ridurre i propri consumi di energia negli edifici pubblici. Inoltre, dallo sviluppo di una strategia unitaria transfrontaliera di mitigazione ed adattamento e dal passaggio dei SEAP ai SECAP, si prevedono ricadute positive su tutta l’area Programma, garantendo continuità di cooperazione per rafforzare le azioni volte ad agire sui gas serra, resilienza e mitigazione/adattamento ai cambiamenti climatici con diretta integrazione dei risultati nella programmazione/pianificazione regionale e nazionale con le Strategie di Adattamento ai Cambiamenti climatici di Italia e Slovenia.
Partner capofila
Partner progettuale n.1
Partner progettuale n.2
Partner progettuale n.3
Partner progettuale n.4
Partner progettuale n.5
Partner progettuale n.6
Partner progettuale n.7
Partner progettuale n.8
Partner progettuale n.9
![]() | ATT9 Strategie di Mitigazione ATT 9 - Mitigation Strategies.pdf ( 6 byte, pubblicato il 2 Maggio, 2022 - 16:52 ) |
![]() | ATT11 Strategie di Adattamento ATT 11 - Adaptation Strategies.pdf ( 10 byte, pubblicato il 2 Maggio, 2022 - 16:52 ) |
![]() | ATT12 Linee Guida per i Comuni ATT 12 - Guidelines for Municipalities.pdf ( 7 byte, pubblicato il 2 Maggio, 2022 - 16:52 ) |
![]() | ATT15 – Studio di fattibilità – Energy Audit SECAP-D1-ATT15_final_IT_pu.pdf ( 3 byte, pubblicato il 12 Maggio, 2022 - 17:27 ) |
![]() | ATT15 - Il potenziale di recupero di calore dalle acque reflue comunali nel Comune di Kranj nell'ambito del progetto SECAP ATT 15 SECAP LEAG_MOK_2021-translation_ITAdef.pdf ( 919 byte, pubblicato il 12 Maggio, 2022 - 17:27 ) |
![]() | Poster Poster.pdf ( 996 byte, pubblicato il 30 Maggio, 2022 - 09:55 ) |
![]() | Flyer Flyer.pdf ( 2 byte, pubblicato il 30 Maggio, 2022 - 09:55 ) |
![]() | Final brochure Final brochure.pdf ( 2 byte, pubblicato il 30 Maggio, 2022 - 09:55 ) |
1. Elaborare scenari che illustrino il possibile impatto dei cambiamenti climatici sul territorio e porre le basi della strategia transfrontaliera
Per creare una strategia transfrontaliera unitaria, i PP hanno analizzato e approfondito- in ottica di un downscaling delle informazioni - gli scenari di cambiamento climatico definiti dall’IPCC (2030-2050 e 2070/2100) allo scopo di definire gli impatti sull’ambiente e sulle attività umane prendendo in considerazione sia gli impatti diretti sia quelli indiretti. Si è sviluppata e testata una metodologia comune transfrontaliera per la definizione delle IBE e delle IME, con l'elaborazione di mappe di emissioni climalteranti, fornendo anche proiezioni al 2030. L’obiettivo è stato quello di fornire dati, informazioni ed indicazioni operative ai Comuni, quali basi della strategia unitaria tenendo, in debito conto altresì i vincoli normativi e la risorse finanziarie e umane disponibili. L’obbiettivo è stato anche prevedere proposte di sistemi di monitoraggio che garantiscano le verifiche nel tempo dell’efficacia delle misure applicate.
2. Sviluppare una strategia unitaria transfrontaliera di mitigazione ed adattamento ai cambiamenti climatici
L’obiettivo è stato creare una strategia transfrontaliera che porti alla diminuzione della vulnerabilità dei territori transfrontalieri, rispetto ad un impatto atteso, aumentandone di fatto la loro resilienza. La strategia è stata sviluppata nell’ottica dell’integrazione con la pianificazione territoriale e di settore esistenti, nonché con le politiche europee e nazionali. Scopo specifico è altresì definire le metodologie per l'elaborazione di un SECAP che possa essere adattato ai bisogni e alle specifiche regionali. L’obiettivo mira ad allineare le città al Patto dei Sindaci per il Clima e l'Energia (Mayors Adapt), mettendo le autorità locali nelle condizioni di declinare la strategia e le misure di adattamento, al fine di convertire i loro SEAP in SECAP o almeno di integrare gli strumenti di pianificazione locale verso una prospettiva di adattamento. Per rendere più facile la declinazione nell’area programma sono state redatte linee guida, con un contenuto di natura urbanistico/territoriale e regolativa, per permettere di far comprendere ai Comuni la necessità di una compresenza forte della componente di transizione e di adattamento negli strumenti ordinari e settoriali di governo del territorio.
3. Attuare il processo di transizione da SEAP a SECAP
L’obiettivo è stato orientare ed accompagnare i Comuni nella redazione di piani che coniughino mitigazione/adattamento, nella prospettiva di una pianificazione integrata e a bassa emissione di carbonio propria del modello del Mayor Adapt. Si vuole favorire l'inclusione delle misure di adattamento nella pianificazione ordinaria per integrarle con quelle esistenti nell’ottica di una riduzione dei rischi. Ciò significa che le autorità locali saranno in grado di presentare l’approccio di adattamento come parte integrante della loro pianificazione urbana, con l’idea di partire dall’esistente per costruire il più possibile su meccanismi, politiche e procedure che generino continuità con quanto già fatto in essere. In tale ottica è stato delineato un processo di accompagmanento delle PA, che si è concretizzato nell’organizzazione di workshops di formazione sul tema della redazione dei SECAP per i Comuni dell'area del Programma ed help desks specifici, nella trasfomazione di alcuni SEAP in SECAP, in specifici interventi infrastutturali che vogliono contribuire alla riduzione dell’inquinamento atmosferico e migliorare l’impiego di energia negli edifici pubblici e a dimostrare tecniche di riduzione della vulnerabilità da eventi atmosferici estremi.