UN BREVE ACCENNO SULL’ORTICULTURA NEL CASTELLO DI RAVNE NELLA REGIONE DELLA PIVKA (MERLINCV)

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La variegata area circostante il castello di Ravne è suddivisa in diverse unità omogenee: i viali, la zona della stalla gestita dall’Equile di Lipizza, i parchi con piante esotiche siti a ovest e a est del castello, la fascia circostante la struttura e il parterre. Il maniero con i due parchi e il parterre costituiscono un unico insieme architettonico e paesaggistico caratterizzato da elementi di valore testimoniale tale da essere tutelati. Assieme al sistema di viali, piantumati su ambo i lati, questa unione architettonica e paesaggistica si armonizza dolcemente con l’ambiente in cui è inserita. Il castello di Ravne e l’area circostante possono essere quindi considerati come un insieme paesaggistico e architettonico da preservare.

Dal maniero si sviluppano verso sud e ovest diversi viali con filari di alberi su ambo i lati, costituiti in prevalenza da latifoglie, principalmente tigli. Tutti i viali di latifoglie costituiscono dei tratti paesaggistici e architettonici di pregevole qualità che vanno preservati nel loro aspetto genuino. Ad occidente si trova un parco di essenze esotiche in stato di parziale conservazione. Questo tipo di parchi era un elemento caratterizzante i giardini delle residenze tra la seconda metà del XIX e gli inizi del XX secolo. L’albero più pregevole è la sequoia gigante (Sequoiadendron giganteum) di maestose dimensione in ottimo stato di salute. Sul lato opposto, verso il deposito, si trova il cipresso di Lawson (Chamaecyparis lawsoniana). Sebbene sia meno estesa, la parte orientale del parco ha un valore testimoniale altrettanto importante a quello della porzione occidentale. Tra le essenze presenti vanno evidenziati l’abete esotico (presumibilmente il peccio nero) e il cipresso (Thuja o Chamaecyparis).

Vicino al parco del maniero è stato piantumato un glicine (Wisteria), pianta tipica dei giardini a cavallo tra il XIX e XX secolo che, visto il suo ottimo stato andrebbe conservato anche in caso di lavori di riqualificazione. Le aiuole sono coltivate a rose, alcune delle quali risalgono agli anni sessanta, ci sono inoltre due esemplari di rose antiche. Sfruttando il dislivello del terreno per la suddivisione in porzioni, il parterre, raggiungibile da una gradinata in pietra al centro del maniero, è un apprezzabile esempio di architettura paesaggistica. Dopo gli ultimi lavori di riqualificazione, che in base al materiale utilizzato sono riconducibili agli inizi del XX secolo, la fascia a ridosso dell’alto muretto a secco è stata adibita ad orto. Particolarmente interessante è la sezione della terrazza superiore più ad est, dove sono presenti i resti della serra - orangerie oggi completamente ricoperta dalla vegetazione. La struttura era destinata al riparo invernale delle piante ornamentali più delicate, quali oleandri, agrumi, banani, rosa tea  ed altri ancora, oltre a essere stata probabilmente utilizzata anche come giardino d’inverno.   

Tratto da: Matjaž Mastnak, Parere sul valore orticolo dei dintorni del castello di  Ravne.

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