SUL FUTURO INCERTO (INTERVISTA CON BOŠTJAN KURENT, PARCO DELLA STORIA MILITARE) (MERLINCV)

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L’epidemia del nuovo Coronavirus ci ha catapultati in una situazione di estrema incertezza, dove le incertezze maggiori riguardano il futuro. Data la veloce evoluzione della situazione appare al momento essenziale sapersi adeguare in modo rapido. Tutti i settori economici sono stati colpiti, il livello di incidenza della crisi non è tuttavia ancora conosciuto. Uno dei comparti maggiormente colpiti è senza dubbio quello del turismo. Nonostante la chiusura in primavera, gli operatori sloveni del turismo e della ristorazione hanno con ottimismo ripreso le proprie attività una volta avviata la fase di riapertura e di riduzione delle misure. Con modalità diverse hanno iniziato ad affrontare il problema del calo delle visite e dell’assenza di turisti stranieri. Ma con l’aumento dei contagi e le previsioni di una seconda ondata anche la preoccupazione aumenta. Con Boštjan Kurent, direttore tecnico del Parco della storia militare di Pivka e collaboratore dell’Ente per il turismo di Pivka abbiamo parlato del futuro incerto.

1.         Quale affluenza sta registrando il Parco della storia militare dopo la riapertura? Siete soddisfatti del numero di visitatori?

Il Parco ha riaperto non appena è stato possibile, ovvero durante le vacanze per il primo maggio. Vista la situazione contingente ci riteniamo molto soddisfatti del numero di visitatori, soprattutto degli individuali che, nonostante le misure adottate, hanno raggiunto quasi i numeri registrati lo scorso anno. Per l’ultimo periodo ci attendiamo un calo delle presenze di gruppi organizzati sia da agenzie che da altri soggetti.  Questo segmento di visitatori rappresenterà un importante problema anche per il resto dell’anno. Ci auspichiamo tuttavia di registrare analoghi numeri anche nei prossimi due mesi, che rappresentano l’apice della stagione turistica. La mutevole situazione sanitaria esige di tenerci comunque preparati.

2.         Avete predisposto un’offerta aggiuntiva o previsto dei vantaggi per i visitatori, vista anche la cancellazione di manifestazioni e di altri eventi?

Abbiamo tentato di compensare l’annullamento dei grandi eventi e il divieto dell’organizzazione di festival arricchendo l’offerta e stringendo rapporti di collaborazione con partner turistici a noi vicini e operatori locali. Uno degli esempi di questa cooperazione è il pacchetto turistico “Trio delle bellezze carsiche”, che vede la partecipazione dell’Equile di Lipica e delle Grotte di Škocjan; in tale ambito i partner riconoscono ai visitatori in comune lo sconto del 25 % , oltre a condividere campagne promozionali congiunte. Per le celebrazioni della festa nazionale slovena di quest’anno il Parco ha organizzato una serie di eventi, visite e workshop per bambini dal titolo “Festeggiate con noi”, ai quali è stato coinvolto anche l’esercito sloveno che hanno visto anche la partecipazione. Siamo molto soddisfatti del riscontro ottenuto, il che ci conferma che l’offerta prevista fino alla fine dell’anno va nella direzione giusta. Oltre alla collaborazione con gli operatori locali abbiamo ampliato e arricchito il programma “Scoprite con noi!”, con il quale invitiamo i visitatori locali e stranieri a trascorrere l’estate nella zona della Pivka.

3.         Qual è la Sua “nuova realtà” e quella del museo? Quali sono le differenze tra la quotidianità museale di oggi con quella dei precedenti anni?

Manca innanzitutto la continuità, che avevamo negli anni passati. Per mantenerla il museo, come istituzioni simili, devono mostrare capacità di adattarsi rapidamente alla situazione contingente. L’impossibilità di prevedere gli eventi futuri ci pone inoltre di fronte a una grande incertezza in termini finanziari e di personale. Tutti i dipendenti rispettano le raccomandazioni dell’Istituto nazionale di sanità, la sanificazione del museo e le mascherine sono diventate ormai un punto fermo, mentre la visita alle raccolte e mostre è stata adeguata alle nuove condizioni. Come ho già precisato prima siamo maggiormente rivolti al visitatore singolo, il che ha anche un aspetto positivo poiché offriamo un servizio più personalizzato.

4.         Come hanno reagito i visitatori alle nuove condizioni?

Inizialmente abbiamo riscontrato un forte disagio e attenzione, nell’ultimo periodo gli atteggiamenti sono molto più distesi. Notiamo tuttavia che i visitatori sono ancora molto prudenti, rispettano le indicazioni e chiedono informazioni sulle procedure previste per la visita... Quello che ci solleva e infonde ottimismo è il fatto che nonostante l’epidemia le persone continuino a visitare i musei e altri siti culturali. Ciò è fonte di grande soddisfazione, oltre ad avere grande rilevanza per la situazione del turismo in Slovenia.

5.         Come guarda al futuro del museo e del turismo in generale?

Il turismo saprà come sempre rimettersi in piedi. La domanda è se lo faranno anche tutti gli operatori del turismo. Stante le attuali circostanze si tratta soprattutto di sopravvivere fino a quando i flussi turistici si avvicineranno ai trend abituali. Le condizioni di vita hanno tuttavia mutato in modo così radicale che probabilmente non ritorneremo più alla situazione precedente.

Autrice: Ana Čič (Comune di Pivka)

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