PRIMIS - Aggiornamento sullo stato delle attività di mappatura del patrimonio materiale e immateriale delle comunità autoctone e l’identificazione dei percorsi sul territorio

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Le attività di mappatura del patrimonio materiale e immateriale delle comunità autoctone e l’identificazione dei percorsi sul territorio dell'area proseguono nonostante le difficoltà dovute alla pandemia.

La Fondazione Comelico Dolomiti CST, allo scopo di aumentare il coinvolgimento attivo dei territori e di promuovere lo spirito del progetto PRIMIS, ha deciso di coinvolgere i giovani sia in Comelico che sull’Altopiano dei Sette Comuni.

Due gruppi di ragazzi e ragazze stanno lavorando con entusiasmo e dedizione alla individuazione dei Point of Interest (POI) e dei percorsi, raccogliendo i contenuti in ladino e cimbro da narrare nei percorsi: i toponimi, i racconti più belli e meno conosciuti, le canzoni. Si testano i percorsi, si fanno interviste, fotografie e video sul territorio.

La collaborazione con i giovani dell’Altopiano dei Sette Comuni è stata avviata grazie alla stretta collaborazione tra la Fondazione CST e l’Istituto di Cultura Cimbra. I ragazzi che collaborano con l’Istituto hanno mappato 21 percorsi alla scoperta di 21 punti di interesse grazie ai quali scoprire le storie, le leggende e la cultura dei Cimbri.

In Comelico è al lavoro un gruppo spontaneo di otto neolaureati con competenze in lingue, beni culturali e scienze del turismo, coordinati direttamente dalla Fondazione CST. Sono stati già individuati oltre 50 POI e i percorsi toccheranno tutti i paesi del Comelico mettendone in luce il patrimonio artistico e architettonico, l’edilizia rurale, la ricca toponomastica e gli elementi più significativi della cultura ladina.

La mappatura dei POI che saranno la guida per un percorso alla scoperta della lingua friulana in Veneto è stata completata. Sono stati individuati ben 50 punti lungo un percorso che tocca tradizioni culinarie e feste popolari alla scoperta della cultura friulana in Veneto, attraverso 31 punti alla scoperta del patrimonio materiale e altri 19 per conoscere il ricco patrimonio immateriale del popolo friulano.

Ricchissimo è il risultato del processo di mappatura, raccolta materiali e scelta dei punti per i partner sloveni in Italia. Il lavoro è stato lungo data la quantità di materiale disponibile e la voglia di far conoscere il più possibile della storia e della lingua della minoranza slovena in Italia. Si pensa che si potranno raggiungere, in un lavoro costante di aggiornamento che perdurerà anche dopo la fine del progetto, fino a 300 POI corredati da circa 150 audio e video e altrettante foto, un lavoro entusiasmante e impegnativo che i componenti del gruppo della minoranza slovena in Italia sta conducendo e porterà avanti con pazienza e dedizione.

Per quanto riguarda la minoranza degli italiani in Slovenia il lavoro di raccolta e produzione dei contenuti è in atto. Al momento sono in fase di individuazione almeno 165 POI. I percorsi che si articolano a toccare i vari POI saranno corredati da circa 120 video e ben 150 audio (in lingua italiana, slovena e inglese), per scoprire la storia e la cultura della minoranza degli italiani in Slovenia.

 

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