LE BIOBANCHE PER LARICERCA SCIENTIFICA: IL POLO UDINESE, LE ESPERIENZE IN FRIULI E I MODELLI EUROPEI DI SUCCESSO

Destinate alla raccolta organizzata, alla conservazione e gestione di materiale biologico (e relativi dati clinici), le Biobanche si configurano oggi quali strumenti irrinunciabili per supportare efficacemente la ricerca scientifica e contribuire al progresso. Da qui la necessità di rendere queste Unità di servizio sempre più organizzate, secondo procedure precise e rigorosi criteri di qualità, per agevolare l'attività dei ricercatori garantendo, al tempo stesso, il massimo rispetto dei diritti delle persone coinvolte.Ed è proprio su questi presupposti che sta prendendo forma l'ambizioso progetto Biobanca presso il polo scientifico udinese sotto l'egida dell'Università di Udine, dell'Azienda Sanitaria Universitaria Friuli Centrale e del Centro di Riferimento Oncologico di Aviano. L'evento in agenda martedì 20 settembre ne tratteggerà effettivamente i contorni raccontando anche i modelli di successo già consolidati in Friuli e in Europa. Tra le esperienze più significative proposte, si configura il Progetto C3B (www.ita-slo.eu/c3b), finanziato dal Programma Interreg V-A Italia-Slovenia, con Lead Partner la Fondazione Italiana Fegato Onlus per la creazione di una Biobanca transfrontaliera. Il Convegno, aperto al pubblico, che avrà luogo nell'Aula seminari di p.le Kolbe, sarà un'occasione di approfondimento e di confronto ad ampio spettro su un tema di stringente attualità sempre più orientato alla "precision medicine".