NUVOLAK2: Come fare un buon pitch, la squadra come chiave per il successo e opportunità correnti per i giovani

Notizie

NUVOLAK2_logo-300x142.jpg

Innotalks è organizzato nell'ambito del progetto NUVOLAK2, cofinanziato nel Programma Interreg Italia Slovenia 2014 – 2020 dal Fondo Europeo per lo Sviluppo regionale con lo scopo di promuovere l'innovazione, la sostenibilità e la governance transfrontaliera per una maggiore competitività, coesione e vivibilità.

 

Buona parte della preparazione un buon pitch è rivolta a farsi comprendere alla controparte, a chi ascolta, è l'opinione del direttore dell' ABC Accelerator Bernard Grum, che a metà novembre ha parlato agli studenti della Facoltà di Management dell'Università del Litorale, aggiungendo che in media le start-up devono allenarsi a fare un pitch almeno almeno cento volte prima di poterlo fare bene. »Quando una start-up ha fatto cento pitch lo può fare in maniera adeguata, dopo trecento pitch  si può dire che lo padroneggia,« è l'opinione di Grum. Leggete di più su come potete sfruttare le opportunità dell'Istituto europea per l'innovazione e la tecnologia!

 

Bernard Grum: "Il pitch è uno strumento costoso, ma potenzialmente potente"«

 

Bernard Grum; FOTO: Siniša Kanižaj / ABC pospeševalnik

»Quando le persone vedono quanto sforzo richiede un buon pitch, di solito iniziano a prendere in considerazione l'assunzione di qualcuno per fare questo lavoro. Ma questo è il momento in cui si dovrebbe considerare anche la posizione del singolo all'interno dell'azienda: se la persona che alla fine fa il pitch non è credibile - questo succede spesso nel caso delle start-up - nessuno vorrà investire in quell'azienda« ha detto Grum, aggiungendo che il lavoro di squadra è la chiave del successo nelle start-up. Ed il capo della squadra deve essere veramente credibile.

Quando si fa un pitch, si dovrebbe evitare di »creare barriere tra se stessi e le persone a cui stanno parlando«, ha continuato Bernard Grum. Per una start-up il pitch è una necessità, perché è un ottimo modo per definire la visione dell’azienda, ma allo stesso tempo il mercato deve supportare questa visione. »Un pitch è praticamente il business plan di una start-up, ed un buon pitch è possibile solo con un contenuto veramente buono.« Bisogna aggiungere però, ammette Grum, che oggigiorno molte start-up riescono ancora a conquistare gli investitori grazie alla qualità della squadra.

Alenka Žumbar Klopčič; FOTO: Siniša Kanižaj / ABC pospeševalnik

 

Sfruttate le opportunità fornite dall'Istituto europeo di innovazione e tecnologia!

Le idee innovative e l'innovazione sono i principali motori del progresso della società. All'interno dell'UE, l'Istituto europeo di innovazione e tecnologia (EIT) sostiene tali idee riunendo i principali attori dell'istruzione superiore, della ricerca e delle imprese per una collaborazione che si traduce in comunità dinamiche e transfrontaliere - comunità di conoscenza e innovazione. Due di questi sono EIT Digital e InnoEnergy.

Inutile dire che molte opportunità sono disponibili per giovani e studenti, in termini di coaching, sviluppo di prodotti e finanziamenti, hanno dichiarato Špela Jovanovič Gaberšek, che gestisce le attività di ABC Accelerator che fanno parte della partnership con EIT Digital, e Alenka Žumbar Klopčič, che lavora sulle attività che ABC - l'hub locale di InnoEnergy in Slovenia - gestisce in relazione ai progetti di InnoEnergy.

 

Špela Jovanovič Gaberšek; FOTO: Siniša Kanižaj / ABC pospeševalnik

Jovanovič Gaberšek raccomanda vivamente ai giovani di utilizzare la rete che l'IET offre: sia per le aziende che per i singoli, far parte di un tale sistema di supporto è un'autostrada per raggiungere i loro obiettivi di sviluppo e di business. Nel frattempo, Žumbar Klopčič ha invitato a prendere parte a PRIMER, il programma di pre-accelerazione di InnoEnergy per le start-up in fase di avvio, che accoglie anche i singoli che vogliono mettere alla prova le loro idee imprenditoriali.

L'obiettivo principale del programma, che è gratuito, è quello di indurre gli innovatori a perfezionare le loro capacità imprenditoriali e preparare le loro imprese ad accedere a programmi di accelerazione e investimenti. Esso ha anche lo scopo di insegnare ai partecipanti come scegliere i giusti modelli di business e adattarli, come raccogliere fondi e come sviluppare strategie di marketing e di vendita. Inoltre, il programma prevede una formazione sulle competenze trasversali, che include le capacità di leadership e la gestione del team.

 

Inno è un risultato del Progetto Nuvolak2 ed è cofinanziato dal Programma di Cooperazione Interreg V-A Italia Slovenia.

Tools