La scorsa primavera ed estate l’area del Kozlov rob sopra Tolmino è stata lo scenario di svariati eventi; proprio nei pressi dei ruderi del vecchio castello si sono infatti svolte due attività nell’ambito del progetto MerlinCV.
In maggio sono stati avviati i lavori di allestimento della strada di accesso al Kozlov rob. Lungo l’attuale strada, che si snoda sul versane settentrionale del rilievo, è stato realizzato un importante taglio degli alberi, seguito dall’allargamento e consolidamento della carreggiata e dall’allestimento di una piazzola di scambio e di un sistema di scolo. La nuova strada boschiva, destinata ai proprietari dei terreni per il trasporto del legname, è stata percorsa per la prima volta dagli archeologi del Gruppo STIK di Lubiana per realizzare la seconda attività progettuale.
Il gruppo di archeologi, sotto la guida del dott. Miha Mlinar del Museo di Tolmino, ha esaminato nei mesi di luglio e agosto una superficie di circa 200 metri quadrati lungo le mura settentrionali. Gli scavi hanno interessato diverse profondità, nell’area meno profonda si sono imbattuti in una lastra rocciosa già a 50 m, in altri punti hanno raggiunto anche la profondità di 150 cm. “Il materiale raccolto ci consente di proseguire le nostre indagini grazie alle conoscenze acquisite, incontrando così le nostre aspettative” ha dichiarato Mlinar aggiungendo che negli strati risalenti all’Alto e Basso Medioevo sono stati rinvenuti reperti archeologici riconducibili all’ultima fase di insediamento del castello, tra i quali si evidenziano frammenti di vasellame in ceramica e piccoli oggetti di uso quotidiano, ad esempio forbici in ferro, un coltello, due monete bronzee e una spilla di bronzo, oltre che a una rilevante quantità di ossa animali e resti di armi (punte per balestre e balle da cannone), da menzionare la moneta d’oro del doge Marino Grimani del XVI secolo.
Grazie al progetto è stato fatto un importante passo in avanti nella ricerca e valorizzazione del patrimonio fortilizio di Tolmino, la migliorata accessibilità ha invece aperto nuove possibilità per lo sviluppo di nuove attività nell’area, rilanciando indubbiamente questo prodotto turistico.
Autore: Matej Kavčič