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Autrice: Urška Bratož

L'attuale stato di crisi ci ha ricordato che dobbiamo essere costantemente preparati ai cambiamenti e che questi possono coglierci di sorpresa. L'umanità ha affrontato molte volte in passato non solo crisi genericamente legate alla sopravvivenza, ma anche epidemie e pandemie. La loro influenza su tutti i livelli della vita sociale non è affatto trascurabile. Alla fine della prima guerra mondiale, il mondo dovette affrontare una pandemia di influenza di proporzioni spaventose. Ultimamente, sentiamo dire spesso che la pandemia di Covid-19 è la peggiore crisi avvenuta dopo la seconda guerra mondiale: anche in termini economici, il suo impatto sarà sicuramente grande. Ciò soprattutto nel turismo (secondo alcune stime, si tratta di una perdita di un miliardo di euro al mese), che è legato al movimento delle persone che, ovviamente, incontra forti limitazioni durante le epidemie.

Anche in passato, le malattie infettive hanno visto l'introduzione di limitazioni ai movimenti di persone e di merci (quali cordoni sanitari e lazzaretti), o hanno portato all'isolamento domestico. per introdurre isolamento nelle case, ma ci sono sempre state delle »valvole« (controlli minori o selettivi, quarantene abbreviate...) che non sempre hanno sigillato ermeticamente i confini. Ciò soprattutto perché l'economia ne soffrirebbe troppo. Le ristrettezze dovute alla crisi economica potrebbero avere conseguenze ancora più fatali dell'epidemia stessa. L'autoisolamento cui stiamo assistendo oggi sarebbe stato probabilmente inimmaginabile nei secoli passati. Esso consentirà indubbiamente un controllo più efficace della malattia; tuttavia, le sue conseguenze economiche, che si possono già avvertire, saranno molto grandi.

Anche le sfide post-crisi saranno grandi. Spesso queste ultime si verificano in modo imprevisto: nel passato sono sopravvissute quelle componenti dell'attività turistica che hanno trovato delle modalità di rinnovarsi. Allo stesso modo, anche i progetti come MerlinCV si troveranno di fronte ad un compito impegnativo. Molti credono che proprio il turismo regionale (nel quale probabilmente si mostrerà l'importanza dei progetti Interreg) sarà il primo passo verso una ripresa del turismo, che avverrà comunque attraverso più fasi. Una volta che le misure restrittive inizieranno a divenire meno stringenti, la rivitalizzazione del turismo si baserà innanzitutto su gite di un giorno nell'ambito locale e sull'esplorazione della regione o dello stato. Anche quando le persone potranno viaggiare, cercheranno di evitare affollamenti e località molto visitate, scegliendo attività che comportano minori rischi per la salute. Il vantaggio del progetto MerlinCV è proprio nel suo concentrarsi su un'offerta locale, che può espandersi a livello regionale e successivamente a quelli interregionale e interstatale.

In generale, Il settore del turismo dovrà diventare ancora più flessibile, con la necessità di adattarsi ad una situazione ampiamente mutata. I portatori di interesse in campo turistico (dal governo al mondo accademico, dal settore privato ai media e alla società civile) necessitano di avere una capacità di adattamento e di predisporre strumenti adeguati prima che intervenga lo stato di crisi. Devono perciò porre in essere azioni che possano ristabilire un equilibrio, attraverso la riorganizzazione, la collaborazione, la condivisione di piani e modalità di implementazione per fornire risposte efficaci agli eventi destabilizzanti. Nella fase attuale è troppo tardi per questo, ma sarà necessario farlo per eventuali crisi future, avvero ricorrenti.

In futuro, ciò probabilmente porterà, perlomeno, ad istruzioni (in forma interattiva) per la gestione dei turisti e dei dipendenti nei periodi di crisi e ad un aumento dell'efficienza dei canali di informazione. Sarà inoltre necessario fornire adeguate attrezzature per la sicurezza e formare le persone anche per la riorganizzazione gli eventi. Bisognerà poi investire in campagne di marketing innovativo, tali da influenzare efficacemente le decisioni che le persone prenderanno sui propri viaggi.

Gli esperti del turismo avvertono che sarà necessario riflettere attentamente su come sarà il turismo nel periodo successivo alla fine della pandemia. Dopotutto, le epidemie scatenano paure che rimangono vive per molto tempo a venire. Aumenterà la tendenza a scegliere destinazioni meno affollate e più isolate, così come cambieranno anche i modelli di comportamento dei turisti. La domanda porrà quindi nuove richieste; le aspettative legate all'igiene saranno più alte del solito, saranno necessarie soluzioni senza contatto personale (ad esempio nella registrazione, nel check-in, nel pagamento), che comporteranno anche la necessità di un livello più elevato di sicurezza dei servizi digitali e protezione dell'identità. L'assistenza virtuale potrà forse sostituire i dipendenti e dovrà probabilmente aumentare la fornitura di prodotti per visitatori "soltanto" locali e anche "in quarantena": tour virtuali, workshop in modalità remota e una varietà di esperienze virtuali e tour dal vivo, nel modo che ad esempio è stato pensato nelle Isole Faer Oer, dove è lo spettatore ad indirizzare la guida locale a seconda dei suoi desideri.

Nel comprendere queste paure umane ben fondate (non solo legate al viaggio, ma anche agli affollamenti), che d'ora in poi saranno radicate nel subconscio collettivo, si dovranno disegnare delle alternative alle esperienze turistiche sin qui conosciute, nuovi approcci e adeguamenti di prodotti turistici esistenti (o pianificati). Vi è addirittura chi crede che sia questo il momento ideale per gli operatori di ripensare le loro destinazioni e trasformare le loro offerte, adottando soluzioni digitali e di diradamento dell'affollamento dei visitatori, rivolgendosi alle destinazioni rurali e alla natura. MerlinCV ha anche il potenziale per adattarsi a queste nuove linee guida di "crisi". A maggior ragione, sarà in grado di far emergere località meno conosciute, di dare agli eventi e alle iniziative di gamification una veste virtuale, di far sì che strumenti contenuti nell'applicazione siano in grado di analizzare le nuove abitudini comportamentali dei visitatori e il loro insieme di preferenze, permettendo al settore turistico di dare, anche in futuro, il proprio contributo.

Fonti:

https://www.eturbonews.com/268939/how-to-recover-from-a-tourism-crisis/

https://www.euractiv.com/section/coronavirus/news/european-tourism-sector-urges-measures-to-mitigate-covid-19-impact/

https://www.thejakartapost.com/academia/2020/03/02/tourism-resilience-needed-amid-health-crisis.html

https://www.thinkdigital.travel/

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