Il 18 novembre 2020 staff del progetto H2020 WeObserve (https://www.weobserve.eu/) e del progetto VISFRIM hanno organizzato congiuntamente un workshop online sull'Osservatorio dei cittadini nella gestione del rischio alluvione. In dettaglio il progetto WeObserve mira a integrare gli osservatori dei cittadini per la gestione ambientale, pianificando anche eventi Roadshow in tutta Europa; mentre il progetto VISFRIM intende migliorare la gestione del rischio di alluvione in bacini fluviali transfrontalieri, anche tramite l'attuazione di un Osservatorio dei cittadini (CO).
Questo workshop ha riunito più di 50 persone, tra italiani e sloveni: autorità locali, responsabili politici regionali/nazionali, scienziati ed esperti. In particolare il seminario online ha consentito ai partecipanti di conoscere i principi basilari di un CO e come le autorità possono utilizzare le informazioni fornite dai cittadini, prendendo spunto da una caso reale: il monitoraggio del fiume Brenta-Bacchiglione da parte dell’Autorità di Bacino delle Alpi Orientali, coordinatore del progetto VISFRIM e partner del progetto WeObserve. Sulla base di tale esperienza, i partecipanti hanno poi discusso sulle potenzialità degli Osservatori dei cittadini nel contesto della mitigazione del rischio di alluvione. Si prevede, infatti, che un simile approccio consenta di conseguire diversi benefici: innanzitutto le informazioni provenienti dai cittadini “sentinelle” contribuiranno ad integrare e migliorare il set di dati attualmente a disposizione, derivanti unicamente dalle reti di monitoraggio statiche esistenti, che non permettono di descrivere in maniera accurata il ciclo dell'acqua durante eventi rari ed intensi, come le inondazioni. Ai cittadini viene infatti data la possibilità di inviare segnalazioni ambientali georiferite tramite mobile app, contenenti testi ed immagini, cambiando la loro posizione nel tempo. Il pacchetto dati risultante consentirà ai tecnici modellisti di impostare modelli di piena maggiormente attendibili. In aggiunta è attesa una maggiore presa di coscienza da parte dei cittadini riguardo il potenziale verificarsi di eventi alluvionali all’interno del loro territorio, a cui consegue una riduzione della vulnerabilità alle inondazioni da parte della stessa popolazione. I cittadini riconosceranno infatti gli allagamenti come elementi facenti parte del loro vivere quotidiano: saranno pertanto consapevoli di essere a rischio e terranno in conto della variabile “alluvione” quando agiranno. Ultimo ma non meno importante, i cittadini non saranno più solo destinatari di notizie e comunicazioni da parte delle Autorità competenti, posti quindi alla fine della catena delle informazioni, bensì acquisiranno un nuovo ruolo attivo all’interno dell’Osservatorio dei Cittadini, determinando pertanto il passaggio dal tradizionale canale di comunicazione unidirezionale verso un modello di comunicazione bidirezionale. Le loro segnalazioni verranno in effetti raccolte all'interno di piattaforme web, dove le Autorità potranno visualizzarle e prenderne atto, organizzando eventualmente azioni se necessario. In particolare il feedback continuo, che i cittadini riceveranno, stimolerà il loro interesse ad essere sempre più partecipi nei processi decisionali e di water governance.
Tutto ciò è in linea con quanto previsto dalle direttive quadro Acque 2000/60/CE ed Alluvioni 2007/60/CE e dalla direttiva 2003/35/EC sulla partecipazione pubblica nel settore dell'ambiente. Nello specifico quest’ultima afferma appunto come "l'effettiva partecipazione del pubblico all'adozione di decisioni consente allo stesso di esprimere pareri e preoccupazioni che possono assumere rilievo per tali decisioni e che possono essere presi in considerazione da coloro che sono responsabili della loro adozione; ciò accresce la responsabilità e la trasparenza del processo decisionale e favorisce la consapevolezza del pubblico sui problemi ambientali e il sostegno alle decisioni adottate”. Inoltre, lo sviluppo di tecnologie dell'informazione e della comunicazione, quali quelle previste all’interno di un Osservatorio dei Cittadini, va incontro ad alcuni temi trasversali identificati all’interno del Programma Interreg V-A Italia-Slovenia 2014-2020.