L’Autorità di Gestione del Programma Interreg V-A Italia-Slovenia 2014-2020 è lieta di annunciare che da novembre 2020 ospita “da remoto” tre nuovi giovani europei come volontari nel settore transfrontaliero in adesione all'iniziativa giovanile "Interreg volunteer youth (IVY)" promossa dall'Associazione delle Regioni di Confine Europee (AEBR).
Si tratta di Carmen, Francesca e Riccardo, ragazzi provenienti da parti differenti d’Italia ma tutti con un background internazionale.
Carmen si sta specializzando in Sviluppo Locale e Globale presso l’Università di Bologna. Francesca ha ottenuto una laurea in Spanish and International Relations e un MSc in Crisis and Security Management presso l’Università di Leida. Riccardo è un laureando del corso di laurea magistrale in Diplomazia e Cooperazione Internazionale presso l’Università di Trieste.
Dopo aver maturato esperienze europee ed extra-europee in diverse istituzioni e organizzazioni, questi tre ragazzi hanno deciso di mettersi in gioco e iniziare questa nuova avventura con il team di Interreg Italia-Slovenia per concretizzare i loro studi, acquisire nuove competenze e realizzare le loro aspirazioni professionali e personali.
I nuovi IVY si dicono estremamente interessati alla convergenza tra le politiche europee ed il territorio dove queste si applicano. Affermano “Molto spesso i media parlano di Europa, ma c’è un gap tra quello che l’EU è e fa e quello che i cittadini la intendono essere e fare. Il nostro compito è di comunicare ma soprattutto educare i nostri coetanei e la cittadinanza tutta a come il Progetto Europeo si spenda per il miglioramento di tutte le aree dell’Unione, a partire dalle aree di interesse di Interreg Italia-Slovenia.”
Per l’Autorità di Gestione coinvolgere nel 2020 nuovi giovani in tale esperienza di volontariato IVY, che fa parte della più ampia iniziativa European Solidarity Corps lanciata dalla Commissione Europea nel 2017, è sfidante, considerata l’emergenza sanitaria tutt’ora in corso. Tuttavia l’intento resta quello di trasmettere in loro il valore aggiunto della cooperazione transfrontaliera, anche nel contesto attuale che vede costante la minaccia di chiusura dei confini. Essere IVY deve significare per i giovani l’importanza della partecipazione al cambiamento di un’Europa in continua evoluzione, ma anche di programma, di obiettivi strategici, di abitudini lavorative.
Benvenuti e un grande in bocca al lupo quindi a Carmen, Francesca e Riccardo. Buon lavoro, ragazzi!