CONA

TO6

Preservare e tutelare l'ambiente e promuovere l'uso efficiente delle risorse

Il progetto in numeri
Durata:
40 mesi
Inizio: 01.09.17
Fine: 31.12.20
N. Partner: 3
 
Stato di avanzamento del progetto
Budget totale:
1.439.634,00€
Contributo FESR:
1.223.688,90€

The project in numbers

Durata: 
40 mesi
Start / End: 
01.09.17 to 31.12.20
Stato avanzamento progetto: 
100%
Budget: 
1439634.00€
Contributo FESR: 
1223688.90€

CONA

Miglioramento dello stato ecologico del Corno e dell'area della foce dell'Isonzo nell'Adriatico
Asse prioritario 3

Protezione e promozione delle risorse naturali e culturali

Obiettivo specifico: 
OS 3.2.
Priorità d'investimento: 
PI 6d
Tipologia: 
Standard
Obiettivo Complessivo del Progetto: 

L'obiettivo principale del progetto era la tutela ed il miglioramento dell'ecosistema acquatico e della biodiversità per lo sviluppo sostenibile dell'area di progetto, al fine di contribuire all'obiettivo specifico di programma. Il progetto era concentrato sullo sviluppo di soluzioni innovative con l'utilizzo delle conoscenze più avanzate a livello europeo, che porteranno a risultati concreti nell'area transfrontaliera.

Sintesi del progetto: 

Dal punto di vista della biodiversità l'area transfrontaliera ITA-SLO è sicuramente una tra le più ricche e meglio conservate in Europa. Rendendosi conto che la natura non conosce confini, i partner del progetto CONA si sono uniti per impegnarsi insieme nella tutela di quest'eccezionale ricchezza comune. Il costante inquinamento dell'acqua ha causato tali e tanti cambiamenti nell'ecosistema acquatico, da creare un equilibrio nocivo per gli organismi viventi. Il torrente Corno versa in cattive condizioni e ciò si riflette negativamente anche sulla qualità del fiume Isonzo. L'obiettivo principale era migliorare lo stato ecologico dell'ecosistema acquatico e tutelare la biodivesità per garantire lo sviluppo sostenibile ed il progresso. Il progetto era concentrato sul bacino idrografico del torrente Corno, che fa anche parte del bacino idrografico dell'Isonzo e nell'area protetta dell'Isola della Cona sfocia nell'Adriatico. Tutte le opere previste   sul bacino idrografico del Corno erano indirizzate al miglioramento della qualità dell'acqua, dunque al miglioramento dello stato di conservazione degli habitat e delle specie. Parte importante del progetto era anche l'investimento nell'area del Comune di Monfalcone, che influirà in modo significativo sulla diretta riduzione della pressione ambientale sull'area protetta dell'isola della Cona, cuore della riserva naturale. I principali output transfrontalieri a livello di progetto sono stati lo sviluppo e l'installazione di stazioni meteo e attrezzature, come anche la redazione dell'idea progettuale di rinaturalizzazione del torrente Corno che avrà un diretto impatto sul bacino idrografico dell'Isonzo e sulla riserva naturale. L'iniziativa ha rappresentato un'importante occasione per procedere con la pianificazione congiunta, ponendo particolare accento sulla gestione sostenibile delle risorse idriche, al fine di prevenire i rischi ambientali ed ecologici.

Risultati principali: 

Il principale obbiettivo del progetto era l'esecuzione di interventi, volti a garantire i servizi ecosistemici sostenibili con l'aiuto di tecnologie verdi. Meno acque reflue nel Corno e nell'Adriatico, significa anche impatto positivo sullo stato di preservazione di habitat e specie. Così si ridurra l'inquinamento dell'ambiente e migliorerà lo stato chimico-fisico dell'acqua. Migliorando lo stato ecologico del torrente e di conseguenza delle foci dell'Isonzo, nella riserva naturale “Isola della Cona” si creerà un equilibrio idoneo ed aumenterà la capacità autopulente e la biodiversità. L'iniziativa della rinaturalizzazione del torrente Corno si era basatà sulle tecnologie verdi (fosso di depurazione e andamento meandrico) come anche su ecorimedi (utilizzo di sistemi e processi naturali per la tutela e il rinnovo dell'ambiente). Con la rinaturalizzazione del corso d'acqua verranno garantite la sostenibilità a lungo temine e la gestione economica. Le funzioni primarie degli ecorimedi sono le capacità autopulenti, poiché tutelano gli habitat naturali e le biodiversità. Con gli ecorimedi l'acqua viene trattenuta con successo, crea un nuovo habitat, depura dai resti di pesticidi e di altre sostanze nutrienti, presenti a causa delle attività agricole. In questo modo si tutelano importanti aree ecosistemiche dall'inquinamento ed al contempo si permette uno sviluppo ecologico sostenibile nell'area transfrontaliera.